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Mother Fortress. Intervista a Maria Luisa Forenza

Mother Fortress. Intervista a Maria Luisa Forenza

Incontriamo Maria Luisa Forenza. Laureata in Lingue e letterature straniere, si diploma in Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia, a Roma, con Duetto, tratto dai Racconti romani di Alberto Moravia, interpretato da Giulio Brogi. Assistente per Dino Risi, Francesco Maselli, Giancarlo Sepe, dopo una scholarship alla Academy of Arts di Belgrado con il regista serbo Dusan Makavejev, si dedica prevalentemente a documentari dal taglio storico-sociale, girati in Italia e all’estero, con produzione e distribuzione Rai, Rai-Trade, History Channel (Usa-Uk), Netflix. Fra questi: Guatemala Nunca Mas (con Rigoberta Menchù), Mussolini: l’ultima verità, Albino Pierro: inchiesta su un poeta, da cui nasce uno spettacolo teatrale multilingue con Agneta Eckmanner, in scena a Roma e Stoccolma.

Concepito a San Francisco, presentato e premiato con la Menzione Speciale dal Tertio Millennio Film Festival, Mother Fortress è l’ultimo risultato di questo percorso. Ci è sembrata un’operazione dallo spessore antonioniano, una riflessione sul male e sul bene intesi in senso metafisico, indagati nel loro mistero con un linguaggio autentico e potente, un road movie nella luce mediterranea, colta con splendida fotografia sia nella sua spettacolare potenza sia nella penombra di un luogo mistico come un Monastero.

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