Roberto Rossellini

Il coraggio del fare e quello del dire. Postfazione a "È reale?" di Gianfranco Pannone 

Il coraggio del fare e quello del dire. Postfazione a "È reale?" di Gianfranco Pannone 

In occasione della prima presentazione del libro di Gianfranco Pannone - È reale? Guida empatica del cinedocumentarista - al Fondi Film Festival, organizzato da associazione Giuseppe De Santis, (18 settembre, Chiostro San Domenico, ore 21.00), pubblichiamo la postfazione al volume di Daniele Vicari.

Una scusa per poter raccontare. Conversazione con Andrea Paolo Massara, sceneggiatore di "The Rossellini"

Una scusa per poter raccontare. Conversazione con Andrea Paolo Massara, sceneggiatore di "The Rossellini"

Andrea Paolo Massara, di origini calabresi e cresciuto in Svizzera, è uno sceneggiatore italiano di film di finzione e documentari. Diplomato in sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dopo alcuni cortometraggi ha co-sceneggiato il film L'attesa di Piero Messina, presentato nel 2015 alla Mostra del Cinema di Venezia e interpretato da Juliette Binoche, che per questa interpretazione vince il Nastro d'argento europeo. Dopo Non è un paese per giovani di Giovanni Veronesi e Tutte le mie notti di Manfredi Lucibello, nel 2020 è tornato a Venezia co-sceneggiando il film The Rossellinis di Alessandro Rossellini, figlio di Renzo e nipote di Roberto, incentrato sull'ampia discendenza del grande regista.

Ricordo di Gianni Di Venanzo, uno dei più grandi innovatori della fotografia cinematografica

Ricordo di Gianni Di Venanzo, uno dei più grandi innovatori della fotografia cinematografica

Gianni Di Venanzo è considerato dalla maggior parte degli addetti ai lavori come il più importante e innovativo autore della fotografia dell’Italia del dopoguerra. Figlio di Enrico e Palmina, Feliciano (questo il vero nome) Di Venanzo nacque a Teramo il 18 dicembre del 1920. Ebbe due sorelle, Delia e Giulia. Non ancora maggiorenne, si trasferisce con la famiglia a Roma, dove inizia a frequentare l’appena nato Centro Sperimentale di Cinematografia, che però, dopo appena un anno, nel 1941 abbandona per entrare in qualità di assistente operatore nella troupe di Massimo Terzano ‒ tra i maestri del bianco e nero dell’epoca ‒ per il film Un colpo di pistola (1942) di Renato Castellani, alla sua prima regia, con Assia Noris, Fosco Giachetti e Antonio Centa. Sempre nello stesso anno collabora quindi con Tino Santoni per Miliardi, che follia! (1942) di Guido Brignone, dove è accreditato come Feliciano, e con Aldo Tonti per Fari nella nebbia (1942) di Gianni Franciolini, fino a quando è costretto a interrompere la propria esperienza cinematografica perché richiamato alle armi: presta servizio presso il reparto cinematografico dell’esercito.