Politica è rendere evidente ciò che è celato. Conversazione con Luca Bigazzi su Ariaferma

Politica è rendere evidente ciò che è celato. Conversazione con Luca Bigazzi su Ariaferma

Luca Bigazzi (Milano, 1958) è uno dei maggiori direttori della fotografia italiani. Con la cifra record di sette vittorie ai David di Donatello, nel corso della sua carriera, iniziata sul finire degli anni ’80 a Milano, ha collaborato con registi quali Gianni Amelio, Mario Martone, Paolo Sorrentino, Abbas Kiarostami, Silvio Soldini, Ciprì & Maresco, Carlo Mazzacurati e Paolo Virzì. Con Artdigiland ha realizzato il libro intervista La luce necessaria. Dopo aver collaborato con Leonardo Di Costanzo per L’intervallo, del 2012, Bigazzi è tornato al suo fianco per Ariaferma, dramma carcerario interpretato da Toni Servillo e Silvio Orlando, presentato nella Sezione ufficiale Fuori concorso dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia e uscito in sala il 14 ottobre 2021.

Tanto tempo fa in una sala di montaggio. Conversazione con il premio Oscar Paul Hirsch

Tanto tempo fa in una sala di montaggio. Conversazione con il premio Oscar Paul Hirsch

Paul Hirsch è un montatore americano, ha collaborato con registi come Brian De Palma, George Lucas, Herbert Ross, Joel Schumacher, George A. Romero, Taylor Hackford. Si è aggiudicato un premio Oscar per il suo lavoro nel primo episodio originale della saga Star Wars (George Lucas, 1977). Con De Palma Hirsch ha preso parte a undici film: Hi, Mom!, Le due sorelle, Il fantasma del palcoscenico, Carrie-Lo sguardo di Satana, Obsession-Complesso di colpa, Fury, Home Movies-Vizietti familiari, Blow Out, Doppia personalità, Mission: Impossible, Mission to Mars. Ha raccolto gli aneddoti della sua carriera nel libro di memorie intitolato A Long Time Ago in a Cutting Room Far, Far Away (Chicago Review Press, 2019).

A Long Time Ago in a Cutting Room. Conversation with Paul Hirsch

A Long Time Ago in a Cutting Room. Conversation with Paul Hirsch

Paul Hirsch is an American film editor, has collaborated with directors like Brian De Palma, George Lucas, Herbert Ross, Joel Schumacher, George A. Romero, Taylor Hackford. He won an Academy Award for his work on the original Star Wars (George Lucas, 1977). With De Palma Hirsch worked on eleven films: Hi, Mom!, Sisters, Phantom of the Paradise, Carrie, Obsession, The Fury, Home Movies, Blow Out, Raising Cain, Mission: Impossible, Mission to Mars. He has collected anecdotes of his career in the memoir titled A Long Time Ago in a Cutting Room Far, Far Away (Chicago Review Press, 2019).

Il tempo ritrovato. Conversazione con Walter Fasano [seconda parte]

Il tempo ritrovato. Conversazione con Walter Fasano [seconda parte]

Pubblichiamo la seconda parte dell’intervista a Walter Fasano (Bari, 1970), uno dei principali montatori italiani, e regista e sceneggiatore.
Ricordiamo che dal 3 ottobre è su Mubi il film da lui scritto e diretto
Pino, dedicato a Pino Pascali. Lo trovate qui.

Tagliare il tempo. Conversazione con Walter Fasano [prima parte]

Tagliare il tempo. Conversazione con Walter Fasano [prima parte]

Walter Fasano (Bari, 1970), oggi è uno dei principali montatori italiani, saltuariamente anche regista e sceneggiatore. Fra i film da lui montati, Santa Maradona di Marco Ponti, Il Cartaio, Ti Piace Hitchcock? e La Terza Madre di Dario Argento, Viaggio sola di Maria Sole Tognazzi, 5 è il numero perfetto di Igort e America Latina dei Fratelli D'Innocenzo. È noto internazionalmente per la sua collaborazione con il regista candidato all’Oscar Luca Guadagnino, di cui ha montato tutti i film, dall’esordio The Protagonists, del 1999, fino ai recenti Chiamami col tuo nome e Suspiria. Realizziamo con lui una lunga intervista, in due puntate. la seconda uscirà la prossima settimana.

But a dream. Conversazione con Chiara Lagani sulla traduzione di Sylvie e Bruno di Lewis Carroll

But a dream. Conversazione con Chiara Lagani sulla traduzione di Sylvie e Bruno di Lewis Carroll

Chiara Lagani è co-fondatrice e direttrice artistica, assieme a Luigi De Angelis, dell’acclamata compagnia teatrale Fanny & Alexander, attiva dal 1992. I loro spettacoli hanno avuto grande successo, attirando contemporaneamente l’attenzione di pubblico, studiosi e critica, e procurando ai loro autori inviti a seminari, laboratori e convegni nell’ambito delle più importanti istituzioni culturali italiane ed europee. Nel 2003 la compagnia ha realizzato una versione teatrale di Alice attraverso lo specchio e Chiara Lagani prese parte, un paio di anni dopo, a un convegno di anglistica dedicato a Lewis Carroll organizzato dall’Università di Rennes, invitata a parlare dello spettacolo. Il 15 giugno scorso è uscita per Einaudi una sua traduzione di Sylvie e Bruno, terzo e ultimo romanzo di Lewis Carroll. Sylvie e Bruno, dalla trama duplice e dall’ambientazione tripartita, giudicato da molti “intraducibile”, è alla base del nuovo spettacolo di Fanny & Alexander, presentato negli stessi giorni al Ravenna Festival.

Il coraggio del fare e quello del dire. Postfazione a "È reale?" di Gianfranco Pannone 

Il coraggio del fare e quello del dire. Postfazione a "È reale?" di Gianfranco Pannone 

In occasione della prima presentazione del libro di Gianfranco Pannone - È reale? Guida empatica del cinedocumentarista - al Fondi Film Festival, organizzato da associazione Giuseppe De Santis, (18 settembre, Chiostro San Domenico, ore 21.00), pubblichiamo la postfazione al volume di Daniele Vicari.

Da Bresson e Dalì a Helmut Newton e la fotografia. Conversazione con Marika Green

Da Bresson e Dalì a Helmut Newton e la fotografia. Conversazione con Marika Green

Marika Green è una modella e attrice svedese naturalizzata francese. È nata a Södermalm (Stoccolma, Svezia), da madre francese, Jeanne Green-Le Flem, e padre svedese, Lennart Green, giornalista. Sua nonna paterna era la fotografa Mia Green e suo nonno materno era il compositore e critico musicale francese Paul Le Flem. Ha lasciato la Svezia per la Francia nel 1953. Ha interpretato il ruolo femminile principale (Jeanne) in Pickpocket di Robert Bresson all'età di 16 anni. Marika Green è la zia dell’attrice Eva Green ed è sposata con il noto cinematographer austriaco Christian Berger, collaboratore abituale del regista Michael Haneke.

From Bresson and Dalì to Helmut Newton and photography. Conversation with Marika Green

From Bresson and Dalì to Helmut Newton and photography. Conversation with Marika Green

Marika Green is a Swedish-French model and actress. She was born in Södermalm (Stockholm, Sweden), daughter of a French mother, Jeanne Green-Le Flem, and Lennart Green, a Swedish journalist and photographer. Her paternal grandmother was the photographer Mia Green and her maternal grandfather was French composer and music critic Paul Le Flem. She left Sweden for France in 1953. She played the lead female role (Jeanne) in Robert Bresson's Pickpocket at the age of 16. Marika is the aunt of the actress Eva Green and is married to the famous Austrian cinematographer Christian Berger, a regular collaborator of director Michael Haneke.

Ritorno all'immediatezza. Conversazione con Fabio Cianchetti sulla collaborazione con Bernardo Bertolucci

Ritorno all'immediatezza. Conversazione con Fabio Cianchetti sulla collaborazione con Bernardo Bertolucci

Fabio Cianchetti (Bergamo, 1952) è un direttore della fotografia italiano, noto soprattutto per la sua collaborazione con Ricky Tognazzi (Canone inverso, per cui ha vinto il David di Donatello), Saverio Costanzo (La solitudine dei numeri primi e Hungry Hearts), Roberto Benigni (La tigre e la neve), Abel Ferrara (Go Go Tales) e i fratelli Giuseppe e Bernardo Bertolucci.

Il richiamo dell’ombra. Conversazione con Antonio Costa

Il richiamo dell’ombra. Conversazione con Antonio Costa

Antonio Costa (Feltre, 1942), saggista e storico del cinema. Ha insegnato Storia del cinema all’Università di Bologna dove ha diretto il Dipartimento di Musica e Spettacolo dal 1995 al 1998. Successivamente è passato all’Università IUAV di Venezia dove ha insegnato “Cinema e arti visive” presso la Facoltà di Arti e Design. A lungo impegnato nella ricerca teorica e storica, ha pubblicato numerosissimi studi sul cinema. Ha promosso e diretto il curriculum cinematografico del Dottorato di Ricerca in Discipline del Teatro e dello Spettacolo dell’Università di Bologna. In questo ambito ha fondato e diretto con Leonardo Quaresima la rivista «Fotogenia. Storie e teorie del cinema» (1994-1998) e la collana «Thesis» (edizioni Clueb). Lo intervistiamo sull’ultimo titolo pubblicato Il richiamo dell'ombra: il cinema e l'altro volto del visibile, Feltrinelli 2021.

"Moonwatcher: A Personal Odyssey". Conversazione con il regista Hans Pfleiderer

"Moonwatcher: A Personal Odyssey". Conversazione con il regista Hans Pfleiderer

Hans Pfleiderer è regista e ingegnere. Ha studiato architettura presso l'Università Tecnica di Berlino MFA. Ha lavorato come scenografo e lighting designer con Eric Veensta degli Art Lab Studios di Berlino. Ha completato un MFA in Scenografia all'American Film Institute e ha assistito il leggendario scenografo Robert Boyle. Come consulente visivo ha lavorato per il documentario The Man on Lincolns Nose, candidato all'Oscar nel 2001. Ha progettato il Broadcast Studio per Earthship.TV di James Cameron, i lungometraggi LA Twister, A House on a Hill e molti altri. È stato designer degli effetti visivi e in parte supervisore di Minority Report, Panic Room e diversi spot pubblicitari e video musicali. Attualmente lavora come Project Manager e in varie altre cariche per ARRI. Nel 2018 ha fondato la sua società di produzione tedesca la Hans Pfleiderer Engineering. Come regista ha appena finito di dirigere Moonwatcher: A Personal Odyssey su Dan Richter, meglio conosciuto per il suo lavoro con Stanley Kubrick come coreografo e protagonista nella leggendaria scena di apertura di 2001: Odissea nello spazio (1968). Sir Arthur C. Clarke, autore di 2001 disse di lui: «Dan è l'attore sconosciuto più famoso del mondo».

"Moonwatcher: A Personal Odyssey". Conversation with director Hans Pfleiderer

"Moonwatcher: A Personal Odyssey". Conversation with director Hans Pfleiderer

Hans Pfleiderer is a filmmaker and engineer. He studied architecture at the Technical University Berlin with a diploma. He worked as a stage and lighting designer with Eric Veenstra from ArtLab Studios Berlin. He completed a Master program in Production Design at the American Film Institute and assisted legendary production designer Robert Boyle. As a visual consultant, he worked for the documentary The Man on Lincoln’s Nose, which was nominated for an Oscar in the category Documentary Shorts in 2001. He designed the Broadcast Studio for James Cameron's Earthship.TV, the feature films L.A. Twister, A House on a Hill, and many more. He was Visual Effects Designer and creator of digital storyboards on Minority Report, Panic Room and Supervisor on commercials and music videos. He worked as a project manager and in various other functions for ARRI designing broadcast lighting systems. In 2018 he founded his German production company Hans Pfleiderer Engineering. As a director, he recently completed the feature documentary Moonwatcher: A Personal Odyssey about Dan Richter, best known for his work with Stanley Kubrick as choreographer and star in the legendary opening scene of 2001: A Space Odyssey released in 1968. Sir Arthur C. Clarke, author of 2001 said about him: «Dan is the most famous unknown actor in the world».

Il tempo con Antonioni. Conversazione con Edoardo Ponti

Il tempo con Antonioni. Conversazione con Edoardo Ponti

Edoardo Ponti (Ginevra, 1973), figlio di Sophia Loren e del produttore Carlo Ponti, è regista, sceneggiatore e produttore, saltuariamente anche attore. Nel 2002 esordisce al cinema con Cuori estranei, proseguendo la sua carriera con Coming & Going ed i premiati cortometraggi Away We Stay, Il turno di notte lo fanno le stelle, dall’omonimo racconto di Erri De Luca, e Voce umana, da Jean Cocteau, presentato a Venezia. Il suo film più recente, La vita davanti a sé, tratto dall’omonimo romanzo di Romain Gary e interpretato da Sophia Loren e Renato Carpentieri, è stato uno dei maggiori successi di Netflix nel 2020 ed è stato candidato ai Golden Globe come Miglior film straniero. Nella seconda metà degli anni ’90 Edoardo Ponti è stato l'assistente personale di Michelangelo Antonioni, appena insignito del premio Oscar alla carriera, per la realizzazione di due progetti poi sfumati: Tanto per stare insieme, fortemente desiderato anche da Jack Nicholson, e il fantascientifico Destinazione: Verna, che avrebbe visto Sophia Loren protagonista.

The Time with Antonioni. Conversation with Edoardo Ponti

The Time with Antonioni. Conversation with Edoardo Ponti

Edoardo Ponti (Geneva, 1973), son of Sophia Loren and producer Carlo Ponti, is a director, screenwriter and producer, occasionally also an actor. In 2002 he made his debut in the cinema with Extraneous Hearts, continuing his career with Coming & Going and the award-winning short films Away We Stay, The Night Shift the Stars Do It, from the homonymous story by Erri De Luca, and Human Voice, by Jean Cocteau, presented in Venice. His most recent film, The Life Ahead, based on Romain Gary's novel of the same name and starring Sophia Loren and Renato Carpentieri, was one of Netflix's biggest hits in 2020 and was nominated for a Golden Globe for Best Foreign Film. In the second half of the 90s, Edoardo Ponti was the personal assistant of Michelangelo Antonioni, who had just been awarded the Academy Award for Lifetime Achievement, for the realization of two projects that were later faded: Just to Be Together, strongly desired also by Jack Nicholson, and the science fiction Destination: Verna, which would have seen Sophia Loren protagonist.

Esce "Il nero di Giovanni Vento. Un film e un regista verso l’Italia plurale". Conversazione con Leonardo De Franceschi

Esce "Il nero di Giovanni Vento. Un film e un regista verso l’Italia plurale". Conversazione con Leonardo De Franceschi

Leonardo De Franceschi insegna Storia del cinema all’Università Roma Tre. Si interessa di produzioni audiovisuali riconducibili a soggetti e gruppi subalterni, diasporici e transnazionali e dei modi di negoziazione della narrazione nazionale dominante in Italia. Ha pubblicato numerosi saggi sul cinema del Terzo mondo e del colonialismo, fra cui Lo schermo e lo spettro. Sguardi postcoloniali su Africa e afrodiscendenti (Mimesis Edizioni, 2018). Nel 2020 ha presentato al Festival di Torino un restauro da lui promosso del film Il nero di Giovanni Vento del 1967, “film perduto” del cinema italiano incentrato sul fenomeno dei “figli della Madonna”, vale a dire dei figli dei soldati afroamericani venuti a combattere a Napoli alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Esce ora per Artdigiland il suo saggio Il nero di Giovanni Vento. Un film e un regista verso un’Italia plurale, analisi e storia del film e del suo restauro.

La luce è invisibile. Vediamo solo la luce riflessa dal mondo. Conversazione con Christian Berger

La luce è invisibile. Vediamo solo la luce riflessa dal mondo. Conversazione con Christian Berger

Christian Berger (AAC, BVK), austriaco, membro onorario dell'AIP, è un cinematographer, regista, sceneggiatore e produttore di numerosi documentari, film per la tv e lungometraggi. Come cinematographer ha lavorato, tra i tanti, per registi quali Michael Haneke, Amos Gitai, János Szász, Angelina Jolie, Terrence Malick. Nel 2010 è stato nominato al premio Oscar per la migliore fotografia per Il nastro bianco diretto da Michael Haneke e ha vinto l’ASC Award per la migliore fotografia per lo stesso film. Berger ha sviluppato il sistema “Cine Reflect Lighting System” (CRLS) in collaborazione con Bartenbach Lichtlabor: oltre a creare nuove possibilità estetiche per la camera, questo sistema offre ad attori e registi una flessibilità e una libertà senza precedenti. È sposato con l'attrice Marika Green ed è zio di Eva Green.

Light Is Invisible. We Only See the Light Reflected from the World. Conversation with Christian Berger

Light Is Invisible. We Only See the Light Reflected from the World. Conversation with Christian Berger

Christian Berger (AAC, BVK, AIP Honorary Member) is an Austrian cinematographer, director, producer, and writer of numerous documentaries, made-for-tv films, and features. As a cinematographer, he worked, among many, for directors as Michael Haneke, Amos Gitai, János Szász, Angelina Jolie, Terrence Malick. In 2010 Berger was nominated for an Academy Award for Best Cinematography for his work on The White Ribbon directed by Michael Haneke and won the ASC Award for Best Cinematography for the same movie. Berger developed the new “Cine Reflect Lighting System” (CRLS) in collaboration with Christian Bartenbach: in addition to creating new esthetic possibilities for the camera, this system gives actors and directors unprecedented flexibility and freedom. He is married to actress Marika Green and is also the uncle of Eva Green.

Il mondo degli effetti speciali. Conversazione con il premio Oscar Bruce Nicholson

Il mondo degli effetti speciali. Conversazione con il premio Oscar Bruce Nicholson

Intervista con Bruce Nicholson (VES AMPAS), tra i più importanti artisti degli effetti speciali del cinema americano. Nato e cresciuto a Los Angeles, Nicholson ha vinto due premi Oscar: per L’impero colpisce ancora (1980) e I predatori dell’arca perduta (1981).

The special effects world. Conversation with Academy Award winner Bruce Nicholson

The special effects world. Conversation with Academy Award winner Bruce Nicholson

Interview with Bruce Nicholson (VES AMPAS), among the most important visual effects supervisors of American cinema. He was born and raised in Los Angeles. Nicholson has won two Academy Awards for The Empire Strikes Back (1980) and Raiders of the Lost Ark (1981).