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Conversation with David M. Dunlap: Remembering Cinematographer Michael Ballhaus

Conversation with David M. Dunlap: Remembering Cinematographer Michael Ballhaus

David M. Dunlap teaches filmmaking at the University of North Carolina School of the Arts. His career as a camera operator was extraordinary, especially alongside Michael Ballhaus, ASC cinematographer: among the many films we remember Goodfellas, Bram Stoker's Dracula, The Age of Innocence, The Fabulous Baker Boys, Working Girl, What About Bob, Broadcast News, Postcards from the Edge. His cinematographer credits include: House of Cards, Orange is the New Black, Gossip Girl, Royal Pains, Lipstick Jungle, Mercy, Shaun of the Dead, The Great Gilly Hopkins, Game 6, The Calcium Kid, Griffin and Phoenix. As cinematographer of the second unit, his credits include: Forrest Gump, A Beautiful Mind, Air Force One, Ransom, The Interpreter, Julie and Julia, Men in Black.

Ricordando il cinematographer Michael Ballhaus. Conversazione con David M. Dunlap

Ricordando il cinematographer Michael Ballhaus. Conversazione con David M. Dunlap

David M. Dunlap insegna Cinematografia presso l'University of North Carolina School of the Arts. Straordinaria la sua carriera come operatore, soprattutto al fianco del direttore della fotografia Michael Ballhaus, ASC: tra i suoi tanti film si ricordano Goodfellas, Bram Stoker’s Dracula, The Age of Innocence, The Fabulous Baker Boys, Working Girl, What About Bob, Broadcast News, Postcards from the Edge. I suoi crediti come cinematographer includono: House of Cards, Orange Is the New Black, Gossip Girl, Royal Pains, Lipstick Jungle, Mercy, Shaun of the Dead, The Great Gilly Hopkins, Game 6, The Calcium Kid, Griffin and Phoenix. Come cinematographer della seconda unità ha preso parte inoltre a: Forrest Gump, A Beautiful Mind, Air Force One, Ransom, The Interpreter, Julie and Julia, Men in Black.

Il lavoro del cinematographer. Conversazione con Christopher Chomyn ASC

Il lavoro del cinematographer. Conversazione con Christopher Chomyn ASC

Christopher Chomyn ASC è un cinematographer americano; ha conseguito il Master in Fine Arts in Produzione presso la UCLA School of Theatre, Film and Television e insegna Cinematografia presso la USC School of Cinematic Arts. Ha condotto workshop e seminari di direzione della fotografia in tutto il mondo. È un membro dell'American Society of Cinematographers. Tra i suoi film: Como caído del cielo (2019), Mas sabe el diablo por viejo (2018), Hidden Moon (2012), Flying By (2009), Mr. Sadman (2009), Wild About Harry (2009), Sea of Dreams (2006), Lockdown (2000), Phantasm(s) III (1994) e IV (1998), Picture Bride (1994) e Taxi Dancer (1997).

The Work of the Cinematographer. Conversation with Christopher Chomyn ASC

The Work of the Cinematographer. Conversation with Christopher Chomyn ASC

Christopher Chomyn ASC is an American cinematographer; received his MFA in Production from the UCLA School of Theater, Film and Television and teaches Cinematography at the USC School of Cinematic Arts. He has led cinematography workshops and seminars around the globe. Chomyn is a member of the ASC - American Society of Cinematographers. His credits include the feature films: Como caído del cielo (2019), Mas sabe El Diablo por viejo (2018), Hidden Moon (2012), Flying By (2009), Mr. Sadman (2009), Wild About Harry (2009), Sea Of Dreams (2006), Lockdown (2000), Phantasm(s) III (1994) & IV (1998), Picture Bride (1994) and Taxi Dancer (1997).

In ricordo di Franco Zeffirelli, mio grande maestro e amico

In ricordo di Franco Zeffirelli, mio grande maestro e amico

Oggi, 12 febbraio, ricorre il centenario di Franco Zeffirelli. Il comune di Firenze e la Fondazione Zeffirelli celebrano il maestro italiano con numerosi eventi,  tra i quali l’intitolazione del Belvedere e un passaggio della Pattuglia Acrobatica Nazionale sulla città, omaggio dell’Aeronautica Militare. Ci uniamo alla celebrazione anticipando qui il capitolo del libro biografico in preparazione di Daniele Nannuzzi, direttore della fotografia che ha spesso affiancato Zeffirelli in una lunga e complice collaborazione. Daniele Nannuzzi ha anche partecipato attivamente sia alla creazione della Fondazione Zeffirelli sia ai contributi che oggi saranno presentati per il centenario. 

Cinematography tells the story. Conversation with Thomas E. Ackerman

Cinematography tells the story. Conversation with Thomas E. Ackerman

Thomas Edward Ackerman ASC (born September 14, 1948) is an American cinematographer. Teaching at UNCSA's School of Filmmaking since 2009. Shot for multi-Oscar-winning documentarian Charles Guggenheim (1970-1973). Among his films to remember: Frankenweenie (1984), Beetlejuice (1988), Christmas Vacation (1989), Jumanji (1996), Rat Race (2001), Anchorman: The Legend of Ron Burgundy (2004), Alvin and the Chipmunks (2007).

La fotografia racconta la storia. Conversazione con il cinematographer Thomas E. Ackerman

La fotografia racconta la storia.  Conversazione con il cinematographer Thomas E. Ackerman

Thomas Edward Ackerman ASC (nato il 14 settembre 1948) è un cinematographer americano. Insegna alla School of Filmmaking dell'UNCSA dal 2009. Ha collaborato con il documentarista pluripremiato con l’Oscar Charles Guggenheim (1970-1973). Tra i suoi film, da ricordare: Frankenweenie (1984), Beetlejuice (1988), Christmas Vacation (1989), Jumanji (1996), Rat Race (2001), Anchorman: The Legend of Ron Burgundy (2004), Alvin and the Chipmunks (2007).

L’utopia non è un sogno senza fondamento. Storia e opere di Marc Scialom

L’utopia non è un sogno senza fondamento. Storia e opere di Marc Scialom

Pochi autori, come Marc Scialom, ci hanno colpito per la tensione utopica della loro opera, per l'incessante indicazione che non c'è altra via che quella di tentare di ricomporre i conflitti, le fratture, che ogni divisione fra gli esseri umani "è falsa". Molte cose che in passato sembravano impossibili, con i secoli sono state realizzate, così Scialom ci dice che non dobbiamo mai smettere di immaginare una Terra senza frontiere, senza divisioni etniche, senza altro rispetto che non quello per tutti gli esseri viventi. In questo momento di regressione ci viene spontaneo pensare a lui, e riproporvi, grazie al testo di Paola Brunetta, una sintesi della sua incredibile storia e della sua complessa opera tra cinema, letteratura, traduzione.

L’umanità la tiene in bocca un cane. Conversazione con Antonio Capuano

L’umanità la tiene in bocca un cane. Conversazione con Antonio Capuano

Mentre aspettiamo la notte degli #Oscar 2022, facendo molti in bocca al lupo a Paolo Sorrentino, pubblichiamo un'intervista ad Antonio Capuano, al quale E' stata la mano di dio - in corsa per il miglior film internazionale - dedica un grande omaggio. A un libro intervista con Antonio Capuano, regista tra i più interessanti del panorama italiano, lavorano da due d'anni Armando Andria, Alessia Brandoni e Fabrizio Croce. Il libro sarà pronto a giugno, ma eccone un assaggio!

Il montaggio per Terrence Malick. Conversazione con Billy Weber

Il montaggio per Terrence Malick. Conversazione con Billy Weber

Billy Weber è uno dei più grandi montatori americani. Nella sua filmografia spicca la collaborazione con Terrence Malick. Uno dei suoi primi lavori come montatore associato è stato il lungometraggio d’esordio di Malick, La rabbia giovane (1973). Successivamente Weber ha montato, sempre per Malick, I giorni del cielo (1978), considerato da molti come il capolavoro del regista. Collabora poi ad altri titoli, tra i quali La sottile linea rossa (1998). Come assistente al montaggio Weber ha collaborato a Taxi Driver (Martin Scorsese, 1976), a I guerrieri della notte (diretto da Walter Hill, 1979), 48 ore (Walter Hill, 1982), Beverly Hills Cop (Martin Brest, 1984), Top Gun (Tony Scott, 1986), Prima di mezzanotte (Brest, 1988), Bulworth (Warren Beatty, 1998). È stato candidato all'Oscar per due volte: per Top Gun e per La sottile linea rossa. Ha diretto un film, Josh e S.A.M. (1993), prodotto da Martin Brest.

Editing for Terrence Malick. Conversation with Billy Weber

Editing for Terrence Malick. Conversation with Billy Weber

Billy Weber is one of the greatest American editors. His collaboration with Terrence Malick stands out in his filmography. One of Weber’s first editing roles was as associate editor Malick’s first feature as a director, Badlands (1973). Subsequently Weber edited Malick's next film Days of Heaven (1978), considered by many to be Malick’s masterpiece. With Malick, Weber will collaborate on other films including The Thin Red Line (1998). In addition to the fundamental collaboration with Malick, Weber has collaborated as an assistant to Taxi Driver (Martin Scorsese, 1976) thus signing films such as The Warriors (directed by Walter Hill, 1979), 48 Hrs. (Walter Hill, 1982), Beverly Hills Cop (Martin Brest, 1984), Top Gun (Tony Scott, 1986), Midnight Run (Martin Brest, 1988), Bulworth (Warren Beatty, 1998). Weber was nominated for the Academy Award for two times: for Top Gun and for The Thin Red Line. He has directed one film, Josh and S.A.M. (1993), that was produced by Martin Brest.

Il tempo ritrovato. Conversazione con Walter Fasano [seconda parte]

Il tempo ritrovato. Conversazione con Walter Fasano [seconda parte]

Pubblichiamo la seconda parte dell’intervista a Walter Fasano (Bari, 1970), uno dei principali montatori italiani, e regista e sceneggiatore.
Ricordiamo che dal 3 ottobre è su Mubi il film da lui scritto e diretto
Pino, dedicato a Pino Pascali. Lo trovate qui.

Tagliare il tempo. Conversazione con Walter Fasano [prima parte]

Tagliare il tempo. Conversazione con Walter Fasano [prima parte]

Walter Fasano (Bari, 1970), oggi è uno dei principali montatori italiani, saltuariamente anche regista e sceneggiatore. Fra i film da lui montati, Santa Maradona di Marco Ponti, Il Cartaio, Ti Piace Hitchcock? e La Terza Madre di Dario Argento, Viaggio sola di Maria Sole Tognazzi, 5 è il numero perfetto di Igort e America Latina dei Fratelli D'Innocenzo. È noto internazionalmente per la sua collaborazione con il regista candidato all’Oscar Luca Guadagnino, di cui ha montato tutti i film, dall’esordio The Protagonists, del 1999, fino ai recenti Chiamami col tuo nome e Suspiria. Realizziamo con lui una lunga intervista, in due puntate. la seconda uscirà la prossima settimana.

But a dream. Conversazione con Chiara Lagani sulla traduzione di Sylvie e Bruno di Lewis Carroll

But a dream. Conversazione con Chiara Lagani sulla traduzione di Sylvie e Bruno di Lewis Carroll

Chiara Lagani è co-fondatrice e direttrice artistica, assieme a Luigi De Angelis, dell’acclamata compagnia teatrale Fanny & Alexander, attiva dal 1992. I loro spettacoli hanno avuto grande successo, attirando contemporaneamente l’attenzione di pubblico, studiosi e critica, e procurando ai loro autori inviti a seminari, laboratori e convegni nell’ambito delle più importanti istituzioni culturali italiane ed europee. Nel 2003 la compagnia ha realizzato una versione teatrale di Alice attraverso lo specchio e Chiara Lagani prese parte, un paio di anni dopo, a un convegno di anglistica dedicato a Lewis Carroll organizzato dall’Università di Rennes, invitata a parlare dello spettacolo. Il 15 giugno scorso è uscita per Einaudi una sua traduzione di Sylvie e Bruno, terzo e ultimo romanzo di Lewis Carroll. Sylvie e Bruno, dalla trama duplice e dall’ambientazione tripartita, giudicato da molti “intraducibile”, è alla base del nuovo spettacolo di Fanny & Alexander, presentato negli stessi giorni al Ravenna Festival.

Il coraggio del fare e quello del dire. Postfazione a "È reale?" di Gianfranco Pannone 

Il coraggio del fare e quello del dire. Postfazione a "È reale?" di Gianfranco Pannone 

In occasione della prima presentazione del libro di Gianfranco Pannone - È reale? Guida empatica del cinedocumentarista - al Fondi Film Festival, organizzato da associazione Giuseppe De Santis, (18 settembre, Chiostro San Domenico, ore 21.00), pubblichiamo la postfazione al volume di Daniele Vicari.

Ritorno all'immediatezza. Conversazione con Fabio Cianchetti sulla collaborazione con Bernardo Bertolucci

Ritorno all'immediatezza. Conversazione con Fabio Cianchetti sulla collaborazione con Bernardo Bertolucci

Fabio Cianchetti (Bergamo, 1952) è un direttore della fotografia italiano, noto soprattutto per la sua collaborazione con Ricky Tognazzi (Canone inverso, per cui ha vinto il David di Donatello), Saverio Costanzo (La solitudine dei numeri primi e Hungry Hearts), Roberto Benigni (La tigre e la neve), Abel Ferrara (Go Go Tales) e i fratelli Giuseppe e Bernardo Bertolucci.

Il richiamo dell’ombra. Conversazione con Antonio Costa

Il richiamo dell’ombra. Conversazione con Antonio Costa

Antonio Costa (Feltre, 1942), saggista e storico del cinema. Ha insegnato Storia del cinema all’Università di Bologna dove ha diretto il Dipartimento di Musica e Spettacolo dal 1995 al 1998. Successivamente è passato all’Università IUAV di Venezia dove ha insegnato “Cinema e arti visive” presso la Facoltà di Arti e Design. A lungo impegnato nella ricerca teorica e storica, ha pubblicato numerosissimi studi sul cinema. Ha promosso e diretto il curriculum cinematografico del Dottorato di Ricerca in Discipline del Teatro e dello Spettacolo dell’Università di Bologna. In questo ambito ha fondato e diretto con Leonardo Quaresima la rivista «Fotogenia. Storie e teorie del cinema» (1994-1998) e la collana «Thesis» (edizioni Clueb). Lo intervistiamo sull’ultimo titolo pubblicato Il richiamo dell'ombra: il cinema e l'altro volto del visibile, Feltrinelli 2021.

Il tempo con Antonioni. Conversazione con Edoardo Ponti

Il tempo con Antonioni. Conversazione con Edoardo Ponti

Edoardo Ponti (Ginevra, 1973), figlio di Sophia Loren e del produttore Carlo Ponti, è regista, sceneggiatore e produttore, saltuariamente anche attore. Nel 2002 esordisce al cinema con Cuori estranei, proseguendo la sua carriera con Coming & Going ed i premiati cortometraggi Away We Stay, Il turno di notte lo fanno le stelle, dall’omonimo racconto di Erri De Luca, e Voce umana, da Jean Cocteau, presentato a Venezia. Il suo film più recente, La vita davanti a sé, tratto dall’omonimo romanzo di Romain Gary e interpretato da Sophia Loren e Renato Carpentieri, è stato uno dei maggiori successi di Netflix nel 2020 ed è stato candidato ai Golden Globe come Miglior film straniero. Nella seconda metà degli anni ’90 Edoardo Ponti è stato l'assistente personale di Michelangelo Antonioni, appena insignito del premio Oscar alla carriera, per la realizzazione di due progetti poi sfumati: Tanto per stare insieme, fortemente desiderato anche da Jack Nicholson, e il fantascientifico Destinazione: Verna, che avrebbe visto Sophia Loren protagonista.

The Time with Antonioni. Conversation with Edoardo Ponti

The Time with Antonioni. Conversation with Edoardo Ponti

Edoardo Ponti (Geneva, 1973), son of Sophia Loren and producer Carlo Ponti, is a director, screenwriter and producer, occasionally also an actor. In 2002 he made his debut in the cinema with Extraneous Hearts, continuing his career with Coming & Going and the award-winning short films Away We Stay, The Night Shift the Stars Do It, from the homonymous story by Erri De Luca, and Human Voice, by Jean Cocteau, presented in Venice. His most recent film, The Life Ahead, based on Romain Gary's novel of the same name and starring Sophia Loren and Renato Carpentieri, was one of Netflix's biggest hits in 2020 and was nominated for a Golden Globe for Best Foreign Film. In the second half of the 90s, Edoardo Ponti was the personal assistant of Michelangelo Antonioni, who had just been awarded the Academy Award for Lifetime Achievement, for the realization of two projects that were later faded: Just to Be Together, strongly desired also by Jack Nicholson, and the science fiction Destination: Verna, which would have seen Sophia Loren protagonist.

Esce "Il nero di Giovanni Vento. Un film e un regista verso l’Italia plurale". Conversazione con Leonardo De Franceschi

Esce "Il nero di Giovanni Vento. Un film e un regista verso l’Italia plurale". Conversazione con Leonardo De Franceschi

Leonardo De Franceschi insegna Storia del cinema all’Università Roma Tre. Si interessa di produzioni audiovisuali riconducibili a soggetti e gruppi subalterni, diasporici e transnazionali e dei modi di negoziazione della narrazione nazionale dominante in Italia. Ha pubblicato numerosi saggi sul cinema del Terzo mondo e del colonialismo, fra cui Lo schermo e lo spettro. Sguardi postcoloniali su Africa e afrodiscendenti (Mimesis Edizioni, 2018). Nel 2020 ha presentato al Festival di Torino un restauro da lui promosso del film Il nero di Giovanni Vento del 1967, “film perduto” del cinema italiano incentrato sul fenomeno dei “figli della Madonna”, vale a dire dei figli dei soldati afroamericani venuti a combattere a Napoli alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Esce ora per Artdigiland il suo saggio Il nero di Giovanni Vento. Un film e un regista verso un’Italia plurale, analisi e storia del film e del suo restauro.